I
DemocraticiLAICI
“Democrazia
Partecipata”
Ass.
DIRITTI e DOVERI
“Quadrare
il Cerchio”
Al:
Presidente
emerito C.A.CIAMPI
Senatore
a vita della Repubblica
All'attenzione
del Dott. MARCHETTA
Senato
della Repubblica - ROMA
Oggetto:
Sottovalutazioni
e omissioni del passato. Elezioni irregolari. Recidiva continuata.
Esposto del 25 luglio 2012, ripetuto il 9 febbraio 2015 al Presidente
On. Sergio MATTARELLA.
Recupero della cultura laica.
Recupero della cultura laica.
Caro Presidente ...auguri di tanta, tanta, salute!
Settori molto importanti per la vita della nostra
Repubblica, stanno lavorando ad un percorso necessariamente
riformatore, in condizioni molto discutibili e chiaramente
preoccupanti. Il grado di FIDUCIA della gente sta scendendo
sempre più in basso. Si corre il rischio che segnalazioni
tempestivamente e ripetutamente avanzate, previ convegni organizzati
su palesi disfunzioni … cadano, di nuovo, nel nulla perché non
esiste più l'abitudine all'ascolto, al dialogo con la gente, alla
risposta, a precisi quesiti alle Autorità.
La Democrazia parlamentare e Laica non è basata solo
sulla forza del numero. E purtroppo, oggi, tanti elettori non
intende più rispondere a sistemi diventati formalistici. Chi dà
informazioni ingannevoli, chi non accetta confronti esaustivi, chi
mente … impedisce l'emergere della VERITA' che emana anche
un “profumo”. Il consenso preso in condizioni così labili non
può essere una garanzia a favore di nessuno. Si sta mettendo in mora
la coesistenza pacifica. Sono problemi da non dormirci sopra. Tanti
anni fa qualcuno ha descritto gli effetti della “dittatura della
maggioranza”. Era un certo Tocqueville, ministro degli esteri
di Napoleone III, autore della caduta della mazziniana Repubblica
Romana del 1849. E però si era “buscato” una bella strigliata da
MAZZINI. Qualcuno, poi, in tempi recenti, per vent'anni, ha
anticipato e descritto gli effetti della dittatura della maggioranza,
in Italia, e la tendenza ad eliminare il ruolo della minoranza.
Maggioranza e minoranza non possono essere opzioni per qualcuno. Sono
ruoli ben precisi che, entrambi, devono svolgere un ruolo ben
definito. Eliminare, impedire, il ruolo della minoranza significa
raggirare lo spirito della Costituzione. Oggi non c'è nessuno che
possa avanzare il diritto di rappresentare il bene assoluto e le
regole formali o sostanziali vanno rispettate. Così è stato negli
anni immediatamente successivi alla caduta del muro di Berlino. Poi,
si è cominciato a deviare. C'erano due ipotesi percorribili. 1 ) Ci
si riferisce al popolo, come insieme di Cittadini che devono essere,
attenti, pensanti, liberi ? Si deve, allora, lavorare con una certa
metodologia. 2 ) Si vuole interpretare il concetto di Popolo come
massa da plasmare e dirigere, secondo gli interessi dell'esecutivo ?
Allora si lavora con un'altra metodologia, che può essere quella
storica delle signorie. Ma se si vogliono rispettare i principi
fondamentali di una COSTITUZIONE formata da gente che aveva
sofferto, tanto pensato, tanto valutato, tanto disegnato per non
portarci più alla guerra, allora, con un metodo o con l'altro, si
devono lasciare al Popolo strumenti di controllo reale. Il primo
metodo, fin'ora, ha garantito la pace. Ma qui, da tempo prolungato si
gioca a nascondino con la COSTITUZIONE che è ancora vigente.
Se in un PAESE, le Autorità si appropriano del diritto di non
rispondere … di fatto si cambia il senso della DEMOCRAZIA e
della REPUBBLICA. Nel nostro ESPOSTO al Presidente
NAPOLITANO eravamo stati costretti a dimostrare, negli allegati, che
solo LEI aveva risposto alle lettere datate e firmate in modo
puntuale. Siamo ad una svolta decisiva! Dai primi anni 90
siamo stati costretti, difronte al crollo dei partiti, a dotarci di
due strumenti, uno più politico, l'altro più culturale e che
figurano nella testata delle nostre lettere. Avevano ed hanno
una valenza nazionale, che sta nello statuto. Era una risposta
provvisoria a partiti che faticavano e non hanno saputo provvedere ad
aggiornare la loro funzionalità interna. Per noi, nel tempo, quegli
strumenti sono diventati definitivi e funzionano tutt'oggi. Non
abbiamo seguito né l'On. Giorgio BOGI né l'On. Giorgio LA MALFA.
Abbiamo lavorato per una casa dei LAICI … almeno, dicevamo, per un
AREOPAGO dei LAICI che dovevano confrontarsi per
influire sulla formazione di centrosinistra o di centrodestra nei
momenti elettorali. Da quegli anni di “arraffamento”, di fretta,
di rifiuto del confronto pur di piazzarsi sempre in qualche nicchia
del potere … siamo stati emarginati, perseguitati, dichiarati
sostanzialmente morti. Siamo ancora vivi ma si potrà bene immaginare
in quale condizioni perché obbiettivi e metodi del nostro operare
sono stati dominati dalla TRASPARENZA a favore degli
interessi del Paese. La situazione politica è degenerata e nella
“Babele generale” … un Popolo disilluso, tradito … ha
dato i primi segni di non riconoscere nessuno come Suo
rappresentante. Non esisteva più un gioco politico regolare e leale
… un arbitro e dei guardalinee efficienti ed obiettivi. Si è
cominciato, in massa, a non votare. Tutte le nostre segnalazioni
non erano state ascoltate. Fu in questa circostanza che avanzammo il
primo esposto al Presidente NAPOLITANO, il 25 luglio 2012. Non
ha avuto nessun segnale. Pensavamo che tutti i Presidenti fossero
come C.A.CIAMPI. Non fu così in quella circostanza. Avevamo
segnalato che le esagerazione del sistema elettorale territoriale
volevano corrette, che si stava operando nel sistema
elettorale nazionale per trasferirvi invece l'impostazione del
sistema territoriale, che si sarebbe tentato di togliere
l'equilibrio dei poteri anche a livello nazionale, che la
disinformazione stava eliminando la partecipazione, che si
stava scivolando verso un Potere, concentrato, assoluto ed impunito.
Di fatto non esiste più il sistema dei controlli e se ci sono, per
fortuna, a livello europeo … negli stati nazionali si opera
scaricando il peso dei correttivi sulla parte di popolo ancora sano
ed in modo iniquo. È un meccanismo infernale dov'è chiaro che
chiunque abbia cercato di farlo emergere venga individuato come un
nemico. È chiaro che ormai sia sempre più a rischio la pace
sociale. C'è quindi l'urgenza di interrompere questo meccanismo e di
raccogliere anche le più piccole occasioni per riguadagnare fiducia,
perseguire la VERITÀ perché i rimedi potranno produrre
altrimenti solo lacrime ed altro. Oggi, crediamo che sia più facile
convincersi che aver perduto la componente LIBERALdemocratica
(Repubblicani, Radicali, Liberali, Liberalsocialisti,
Liberalcattolici ...), in EUROPA, per un paese come L'ITALIA,
non sia stata una promozione né sul piano politico né sul piano
culturale. Occorre garantire un servizio pubblico informativo
che sappia informare ma anche formare l'opinione pubblica che deve
crescere. Col nuovo Presidente la cosa ci appare più promettente.
Stiamo percependo più interesse per la coesione sociale, per la
convivenza civile, per la pace, per l'interesse del Popolo nel suo
insieme, per lo stato di diritto e se si confermerà questa
percezione, la fiducia e la ragionevolezza del Popolo riporteranno in
auge le esigenze appena espresse. Vogliamo ricordare che alla caduta
del muro di Berlino era finito il pregiudizio, per tutti, che il BENE
fosse tutto da una parte sola ed il MALE tutto da un'altra
parte. Quel periodo durò poco perché la radicata cultura ideologica
ha prevalso sulla numerica minoranza laica e più pronta per una
cultura sperimentale e più pragmatica. Non c'è stata la revisione
analitica come noi avevamo proposto non solo a livello territoriale
ma anche a livello nazionale e finimmo minoranza delle minoranze.
Ognuno si è attaccato alle rendite di posizione convinto di poter
continuare all'infinito con i privilegi ma il Paese è stato
disintegrato ed è diventato sempre più corrotto. Chi proponeva
collegialità, trasparenza, lealtà è stato delegittimato, radiato,
interdetto. Siamo ancora vivi ed operativo ma pensi, Sig.
Presidente, in quali condizioni potremmo noi operare. Siamo
ancora riusciti a produrre un Convegno Nazionale, l'8 novembre
2014, a Ca' LVNAE per il rilancio dei valori LAICI
ed abbiamo fruito anche di una Sua lettera di apprezzamento,
giudicata molto sensibile, in senso generale. Era la dimostrazione
che non eravamo morti e che i nostri valori hanno ancora un
significato se rispolverati, perseguiti con impegno. Possono ancora
servire ad un Paese che avevano contribuito a costruire. Possono
spianare la strada alla costruzione di un EUROPA politica,
se rigorosamente in linea con quelli dei paesi che danno significato
alla lealtà, alla coerenza e non ai levantinismi pratici
mediterranei. I MEDIA, comunque, ci hanno ancora tradito, in
modo completo. Al di là delle grandi promesse riformatrici, tutto
sta procedendo con le stesse metodologie del passato e con maggior
volontà di disintegrazione dei testimoni scomodi o dei potenziali
concorrenti. C'è la tendenza ad escludere, non ad includere. Si
dimostra di non voler cedere il sostegno ad un sistema che ha
distrutto e sta distruggendo la DEMOCRAZIA e la REPUBBLICA.
Quanta arroganza! La nostra, continua ad essere una microbattaglia
con le caratteristiche della grande battaglia che è necessaria per
la ripresa della crescita e dello sviluppo … della Pace, nel mondo.
Nel mese di febbraio 2015, abbiamo ancora incontrato oltre mille
studenti delle SCUOLE per commemorare la giornata del RICORDO.
È stato, per noi, un lavoro immane,nel quale, durante l'estate del
2014 avevamo tentato di coinvolgere le PREFETTURE di La Spezia e
di Massa. Non è stato possibile convincerle in un lavoro di
moral suasion con le scuole per favorire il rispetto di una legge
che, come tutte le leggi, va rispettata. La L.92 del 2004 non è
proprio e completamente favorita e l'Ass. DIRITTI e DOVERI,
per far accogliere i profughi testimoni di quella sciagurata vicenda,
da anni, sta svolgendo un lavoro che ci ha portato, però, fuori dal
Consiglio della Resistenza. Non dimentichiamo, naturalmente, il 25
aprile, il 2 giugno, l'8 settembre … anche da soli. Continuiamo
sempre il ricordo di tutte le date care alla Resistenza, alla
Democrazia, alla Repubblica. Eppure c'è in corso da anni una
CONGIURA del SILENZIO nei confronti dei nostri circoli che
secondo qualcuno non dovrebbero esistere. È una lotta fra Davide e
Golia. Come si può tollerare una situazione di tal genere!
Ora, l'ESPOSTO inviato al Presidente NAPOLITANO, con leggeri
aggiornamenti, lo abbiamo trasferito al Presidente Sergio MATTARELLA
perché le problematiche risultano ancor più urgenti e palesemente
irrisolvibile a livello locale. Le leggi nuove che dovranno essere
firmate dal Presidente, ci appare doveroso che dovrebbero rispondere,
davvero, allo spirito della Costituzione vigente. Solo allora il
Popolo potrà riprendere fiducia. Solo allora il Popolo potrà essere
informato bene, cosa che oggi neanche il Fatto Quotidiano , ci
sembra aver prodotto. C'è stato con noi un incomprensibile, ancora
oggi, incidente che abbiamo riportato sul nostro blog nei mesi di
luglio, agosto, settembre 2014. la battaglia sarà dura. Ci sentiamo
ancora in prima linea. La battaglia si combatte in tutto il Paese e
sono i Cittadini, in primis, che la dovranno sostenere in difesa dei
principi costituzionali. All'ESPOSTO che abbiamo inviato anche
a Lei, per conoscenza, abbiamo preferito chiamare in causa la
“provvidenza storica” per l'elezione del Presidente della
R.I. Ne siamo pienamente convinti e vogliamo credere che
l'espressione del Suo pensiero sugli aspetti che riterrà di toccare
possa rappresentare l'abbrivio per una pratica che ha già dovuto
subire le trafile ed i filtri di tutte le burocrazie territoriali e
di quelle nazionali, senza esito. Noi, per tutto il nostro impegno
civile abbiamo solo le ricevute delle raccomandate postali e non
abbiamo la certezza che neanche il Presidente NAPOLITANO abbia potuto
essere messo ben al corrente della pratica. In una circostanza così
difficile come questa … una Sua parola … diventerebbe
difficilmente eludibile. Almeno vogliamo ancora sperarlo. E che
cosa potrebbe ostare alle segnalazione di due Circoli che hanno
raccolto 600 firme a sostegno dell'esposto, in pochi giorni, che
hanno interessato lo studio legale del Prof. Daniele GRANARA per
sollecitare una risposta, dopo anni denegata giustizia sul
territorio? Questo naturalmente riferendoci al concetto di un paese
normale. Sentiamo l'urgenza della cosa. Lei veda quello che ritiene
di fare. Noi vorremmo essere sicuri che la cosa sia giunta
all'attenzione del Presidente.
In attesa … affettuosi saluti
10
marzo 2015
anniversario
morte di Mazzini
Il portavoce
P.S.
Sono stato e sono ancora circondato da cause legali, risultate tutte pretestuose, quelle chiuse. Il TEMPO ha già dimostrato che la ragione stava dalla parte dei nostri circoli. Ma in una fase storica di tanta indifferenza provocata che si respira … i nostri Circoli, ormai, vedono in Lei, nel nuovo Presidente e nell'EUROPA una riserva di sopravvivenza. Per il resto è chiusura progressiva.
Sono stato e sono ancora circondato da cause legali, risultate tutte pretestuose, quelle chiuse. Il TEMPO ha già dimostrato che la ragione stava dalla parte dei nostri circoli. Ma in una fase storica di tanta indifferenza provocata che si respira … i nostri Circoli, ormai, vedono in Lei, nel nuovo Presidente e nell'EUROPA una riserva di sopravvivenza. Per il resto è chiusura progressiva.
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