OMISSIONI… TATTICISMI… DELEGITTIMAZIONI…
nel
1993, hanno iniziato a demolire una concreta Politica riformatrice che era in
atto, da tempo, nel PRI.
Nell’ arco
di un ventennio, si è accumulata tanta confusione.
Si
è voluto eliminare una politica riformatrice pronta. Si è voluto ripartire da
zero e non si è stati capaci di proiettarla in un orizzonte ancora più virtuoso.
E’ stato l’inizio di un processo d’involuzione sociale e culturale che ha visto
regredire il PAESE ad un livello di
sensibile liquefazione. Anche i rapporti personali si sono sempre più
indeboliti
BISOGNA
CAPIRE CHE SENZA FIDUCIA E’ IMPOSSIBILE RIPARTIRE!
Più di venti anni di avvertimenti non ascoltati… ESPOSTI elusi, non esaminati, ancora
inevasi. Non si riesce a chiarire un problema e se ne accatastano in
continuazione. Il Paese è progressivamente declinato e non riesce a riprendere
fiducia. C’è troppa contraddizione fra dire e fare. E’ sempre risultato il metodo
migliore per indispettire la gente. Per anni si è imposto un DIKTAT: Non si deve parlare del
passato! Si deve guardare al futuro. Ma ora, è dimostrato che guardare al
futuro senza depurarci degli errori del passato… si ripetono e si
ingigantiscono gli stessi errori.
Le giovani generazioni che devono raccogliere il
testimone, devono raccogliere testimoni autentici. Sarebbero condannati
altrimenti a ripartire da zero. Non c’è scampo! Perché perdere tanta storia? Se
non riusciremo a riagganciare le giovani generazioni non riusciremo a vedere
ripresa di fiducia, maturità, assunzione di responsabilità e risultati.
C’E’BISOGNO
DI PIU’ LUCE!
2
gennaio 2016
Ulisse
Alleghiamo
tre pagine del 1993.
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