mercoledì 14 aprile 2021

Sofferta esperienza del campo profughi di Marina di CARRARA



 

1 commento:

  1. Leggendo la testimonianza di Vittorio viene spontaneo di pensare alle sofferenze che questi italiani del confine orientale, cosi si dice nel mondo politichese,senza pensare che sono persone,esseri umani,triturati da ideologie bipartisan criminali,che hanno sparso menzogne e morte sui cittadini italiani inermi usati come carne da macello.
    Essi hanno sofferto per le conseguenze di una guerra stupida e scellerata ideologica che non ha portato niente di buono.
    E'vero ciò che racconta nella sua testimonianza,se non per quel eravamo tutti fascisti,non è vero qualc'uno senz'altro per forza di cose,ma la maggioranza erano operai,donne,vecchi,bambini,impiegati,molti erano comunisti,cattolici sloveni croati, che scappavano dal paradiso di Tito per non restare chiacciati dal dissidio con Mosca e non finire nel ben noto campo di sterminio ISOLA CALVA nella quale finirono anche gli operai dell'arsenale di monfalcone che erano andati in aiuto della nascente Repubblica socialista yugoslava,ma dopo il distacco da Mosca erano diventati nemici di Tito.
    Solo in Italia l'appellativo di istriani fascisti,fu affibiato dalla stmpa del partito comunista italiano,L'UNITA'in quanto essi fuggivano dal paradiso di TITO, non si poteva dire che li si stava male,che si moriva solo perchè Italiani.

    (Speriamo venga revocata l'onoreficenza GRAN CORDONE CAVAGLIERE DI GRAN CROCE ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA) UNA VERA INFAMIA.

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