venerdì 11 settembre 2015

lettera a Marco Pannella

I DemocraticiLAICI

Democrazia Partecipata”
i democratici laici
Ass. DIRITTI e DOVERI
Quadrare il Cerchio”

Il 6 di settembre , abbiamo citato i RADICALI ed abbiamo promessa una specifica lettera indirizzata a MARCO PANNELLA ed ai suoi compagni. Aggiungiamo n 3 allegati.




Lettera:
A MARCO PANNELLA
agli amici RADICALI
e.p.c. al nostro BLOG

Oggetto:
In questo lacerante contesto l'AMNISTIA appare necessaria così come il tentativo di RICONCILIAZIONE che risponda a varie necessità. Nella Società occorre ricreare un CLIMA diverso, meno aggressivo, più attento e disponibile. È un problema di CONOSCENZA e di VOLONTÀ.


Salute !
Quel politico citato il 6 di settembre u.s. era il sottoscritto. Alla fine della prima Repubblica, voleva conoscere meglio e favorire un salto di qualità. Si è operato per “farlo fuori” e proseguire la logica dei privilegi e del potere esclusivo … concentrato. Col 1989 … sarebbe stata necessaria una bella revisione culturale e la rifondazione della REPUBBLICA. Dopo quarant'anni erano venuti meno i presupposti di tanti equivoci che avevano inquinato forma e sostanza di un PATTO che ognuno tendeva ad interpretare a modo suo. Interesse generale del PAESE … dell' EUROPA ...e TRASPARENZA era opportuno che diventassero obiettivi condivisi per coinvolgere TUTTI i Cittadini. Art.1 … Art.3 … Art.97 … dovevano diventare sacri ed inviolabili e la lotta politica avrebbe dovuto esercitarsi sulla capacità di affrontare i problemi emergenti, fuori dalle menzogne. Chi mente , in Politica, deve andare a casa. Ne va di mezzo la FIDUCIA.
Chi pensava così , però , fu FATTO FUORI da amici ed avversari (allegato del 1991). Con la L.81/93 … il territorio fu governato da nuovi “podestà” . L'equilibrio dei poteri si eclissò ! Lo Stato di Diritto diventò una finzione. Esiste un pensiero unico che, in attesa di riformare anche il vertice del Paese, aleggia in un clima dove la cultura LAICA risulta “disturbante” . Non dovrebbe esistere e i più hanno preferito il salto della “quaglia”. Esiste l'Art.7 … Esiste la censura … Esiste l'impedimento alla conoscenza . Abbiamo lavorato come “asini” . Si può capire in quali condizioni! Il Foglietto prima ed il nostro BLOG dopo … ne sono la cronologica testimonianza per salvare l'equilibrio dei poteri e l'informazione ai Cittadini. Conferenze , convegni, scritti, presenza nelle SCUOLE sono stati oggetto di censura, di controinformazione. Ci sono stati esposti nostri e di nostri amici, territoriali ed ai Presidenti della R.I. . Siamo però al punto che la P.A. non risponde più … che la Giustizia è impossibile. Cinque anni fa abbiamo ventilato la necessità di ridare ruolo ai Cittadini … agli utenti delle “partecipate” delle multiutility con la facilitazione della class action . L'attuale Ministro della Giustizia sembrò ben disposto. Fanno le riforme della giustizia. Vedremo i risultati . È un Paese fondamentalmente bloccato dove non c'è l'abitudine alla verifica. È un Paese dove le istituzioni interpretano in modo non adeguato il servizio ai cittadini. È un Paese più avanti della Sua classe dirigente (allegato n2). La gran parte della gente non sente più fiducia in queste istituzioni e si cerca di ingannarla con i trucchi pubblicitari. Occorre ricreare un CLIMA di ricostruzione. Voi mi direte : - Ma che cosa porti l'acqua al mare? SÌ. Sono convinto che ASSIEME , se mossi dallo stesso spirito , anche le briciole contano e si diventa più forti. Noi ci consideriamo un “rio” che con altri simili possono creare attenzione per un Popolo che sta uscendo dal sonno della ragione. Proprio in questi giorni si intravvede il risveglio dell'EUROPA dei Popoli . È un bel segnale! L'amnistia per quelli che riescono ancora ad andare in carcere senza sentire la funzione vera del carcere è di sicuro un segnale grande per un paese che porta molte colpe. Crediamo però che la necessità di una RICONCILIAZIONE, ad ampio raggio, possa rappresentare un ulteriore salto di qualità fruendo del concerto fra Presidente MATTARELLA , Papa FRANCESCO e mondo LAICO. C'è bisogno di rifondare uno spirito collaborativo fra tutte le componendi della società. Abbiamo esposti vari, a livello territoriale ed a livello di vertice. C'è stata una raccolta di firme popolari, c'è stato un sollecito dello studio primario del Prof. GRANARA di Genova. Cominceremo a valutare la situazione con DEBORAH ma se queste problematiche non vengono sollecitate con i vostri abituali metodi, come pensate che si possano smuovere? Con sofferenza, a questo punto , dobbiamo riconoscere di non essere riusciti a costruire neanche un areopago fra tante “scheggelaiche. Contiamo sulla vostra attenzione per una società più civile. Cordiali saluti.





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