lunedì 29 maggio 2017

Votiamo bene per preparare un futuro migliore.




3 commenti:

  1. Caro Battiglia,
    ho letto con attenzione il foglietto "1 maggio e vigilia elettorale" e sono rimasto colpito dal senso di amarezza che traspare dal suo contenuto. Consentimi quindi di intervenire almeno da un punto di vista umano, poichè le affermazioni di principio sulla buona politica, sulla necessità di avere diritti ma anche doveri e sulla necessità di cooerenza che da anni porti avanti, con sacrificio e impegno politico costante, spesso pagando anche a livello personale, non sono
    gettate al vento ma sono principi e suggerimenti sani che certamente non rimarranno inascoltati.
    Ti suggerisco quindi di non perdere la speranza giacchè i frutti di quello che tu oggi vai seminando, sono convinto che verranno raccolti dalle future generazioni.
    Un caro saluto
    Giuseppe Dr. Vinazzani

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  2. Caro Battiglia,
    ho letto con attenzione il foglietto "1 maggio e vigilia elettorale" e sono rimasto colpito dal senso di amarezza che traspare dal suo contenuto. Consentimi quindi di intervenire almeno da un punto di vista umano, poichè le affermazioni di principio sulla buona politica, sulla necessità di avere diritti ma anche doveri e sulla necessità di cooerenza che da anni porti avanti, con sacrificio e impegno politico costante, spesso pagando anche a livello personale, non sono
    gettate al vento ma sono principi e suggerimenti sani che certamente non rimarranno inascoltati.
    Ti suggerisco quindi di non perdere la speranza giacchè i frutti di quello che tu oggi vai seminando, sono convinto che verranno raccolti dalle future generazioni.
    Un caro saluto
    Giuseppe Dr. Vinazzani

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  3. Caro Giuseppe, vedo che hai ancora da elargire un po di fiducia nel futuro e la mia amarezza non è che significhi disimpegno a continuare quello che abbiamo fatto con tanta convinzione. Resto profondamente convinto che l'insegnamento mazziniano sulla vita dove si cerca di instillare nelle giovani generazioni il senso del dovere verso gli altri sia ancora il migliore antidoto contro le culture che hanno seminato a piene mani il principio dei diritti. I nostri doveri, soprattutto ddelle categorie privilegiate va interpretato come necessità perchè anche i meno dotati possano avere la soddisfazione di bisogni fondamentali(la cultura,il lavoro, la famiglia,la società).Io ho l' impressione che la cultura dei doveri si sia molto attenuata e che abbia prevalso la cultura per gli interessi immediati per se stessi. Viviamo una cultura che vede il presente come valore dominante. Il passato e il futuro sembrano assenti e resta difficile costruire,in una condizione di tal genere, qualcosa di tranquillizzante. Non è la mia sfiducia, è amarezza nel vedere in concreto che cosa possa nascere da simili atteggiamenti.Sono preocupato ma mi fido sempre della mia disponibilità e ricerca di cercare amicizia,dialogo,interessi comuni.Ti ringrazio per l' attenzione e tanti auguri per le elezioni, credo che tu possa ancora essere molto utile per il paese.

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