mercoledì 15 aprile 2015

SIAMO INTERDETTI

I DemocraticiLAICI
Democrazia Partecipata”

Ass. DIRITTI e DOVERI
Quadrare il Cerchio”


SIAMO INTERDETTI
Da una parte l'esasperazione, la sfiducia verso le ISTITUZIONI arriva ad uccidere nel Palazzo di Giustizia e dall'altra si continua, imperterriti a voler imporre riforme che non rispondono, per esperienza, alla natura umana. Se Democrazia deve essere … deve essere partecipata. Dopo anni di esperienze negative della legge sugli Enti Locali che ha messo in disuso il dialogo, la trasparenza, il gusto del confronto politico … si continua a rifiutare il metodo sperimentale ed a voler introdurre, anche a livello nazionale le stesse metodologie che mettono in difficoltà il confronto leale per rappresentare le sane esigenze dei Cittadini. Il Presidente Emerito, On G. NAPOLITANO , continua a sollecitare l'entrata in un percorso che difficilmente potrà far recuperare il ruolo del Popolo Sovrano. È chiaro che Lui sia convinto della bontà della Sua visione ma perché è stato rifiutato l'esaminare di istanze che provenivano dalla viva voce di cittadini, esasperati da decenni di esperienze negative?
Perché, nella Pubblica Amministrazione si è introdotta la prassi di non rispondere a documentazione provata, di inefficienza, inefficacia , di cattivo andamento amministrativo? Tutti sappiamo che la Democrazia sia una tecnica che, per essere efficace, ha bisogno di essere rigorosamente seguita. Il Popolo Sovrano ha bisogno di ruoli puntuali e reali per poter giudicare e scegliere. Se viene portato alle elezioni senza essere ben informato senza avere la possibilità di riconoscere i comportamenti virtuosi, senza la possibilità di punire chi ha mentito e chi ha trasgredito le leggi … il ruolo del Popolo Sovrano viene svuotato completamente. È un tradimento della Costituzione Repubblicana. Il giudizio del Presidente NAPOLITANO, naturalmente, non è isolato. La drammaticità della situazione sta nel fatto che quella visione faccia parte di un ampio “concerto” e che il Paese sia stato privato della possibilità di costruire ed utilizzare un'alternativa immediatamente attuabile. Se mai si comincia, mai si arriverà! Il metodo sperimentale, l'equilibrio dei poteri, la trasparenza, la valorizzazione della buona politica, l'informazione puntuale sono necessità, per la Democrazia. Non sono optionals e guai a mentire ! Siamo immersi negli abusi, nelle omissioni, nella corruzione, nell'evasione … . Da dove vengono questi aspetti ? Perché il popolo sovrano non li ha potuti vedere? … Prevenire? Perché non si vuol dare al Popolo Sovrano gli strumenti per vedere.? Già, da tempo, si sta dimostrando di voler proseguire sul percorso che ci ha portato a questa situazione. Perché si insiste a non voler discutere, a non volersi confrontare, su aspetti che appaiano chiaramente “ragionevoli” e che fanno parte della sostanza della COSTITUZIONE vigente? Perché i nostri Circoli, le nostre IDEE che cerchiamo di difendere da venti anni sono stati spogliati, progressivamente, di ogni rispetto? Come può crescere la fiducia? Come si può avere e dare FIDUCIA? Le nostre idee, si è fatto in modo, che non siano viste, che non siano contraddette se non col SILENZIO. Non è stato rispettato il diritto del confronto, del contraddittorio, della verifica. E sempre più è diventato difficile introdurre elementi correttivi ad un sistema che sta facendo acqua da tutte le parti. Chi pagherà? Si rinvia … Si rinvia … Si cambiano i governanti senza approfondite valutazioni delle responsabilità. Noi chiediamo il rispetto della Carta Costituzionale. Chiediamo che ognuno che è investito di pubbliche responsabilità, a tutti i livelli, faccia la propria parte. Chi ha un ruolo istituzionale lo adempia fino in fondo! NON SI PUO', in uno Stato LAICO pretendere tutto da DIO e da un POPOLO che nono sono rispettati. Noi, Popolo, oggi possiamo solo parlare e come il Popolo Sovrano, prima di DECIDERE vogliamo CONOSCERE. Vogliamo le risposte! Se NO! Nelle elezioni non potremmo scegliere!

15 aprile 2015
 
il portavoce
Mario Battiglia

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