giovedì 19 marzo 2015

lettera al Presidente C.A.CIAMPI

I DemocraticiLAICI
Democrazia Partecipata”
Ass. DIRITTI e DOVERI
Quadrare il Cerchio”

Al:
Presidente emerito C.A.CIAMPI
Senatore a vita della Repubblica
All'attenzione del Dott. MARCHETTA
Senato della Repubblica - ROMA

Oggetto:
Sottovalutazioni e omissioni del passato. Elezioni irregolari. Recidiva continuata. Esposto del 25 luglio 2012, ripetuto il 9 febbraio 2015 al Presidente On. Sergio MATTARELLA.
Recupero della cultura laica.


Caro Presidente ...auguri di tanta, tanta, salute!
Settori molto importanti per la vita della nostra Repubblica, stanno lavorando ad un percorso necessariamente riformatore, in condizioni molto discutibili e chiaramente preoccupanti. Il grado di FIDUCIA della gente sta scendendo sempre più in basso. Si corre il rischio che segnalazioni tempestivamente e ripetutamente avanzate, previ convegni organizzati su palesi disfunzioni … cadano, di nuovo, nel nulla perché non esiste più l'abitudine all'ascolto, al dialogo con la gente, alla risposta, a precisi quesiti alle Autorità.

La Democrazia parlamentare e Laica non è basata solo sulla forza del numero. E purtroppo, oggi, tanti elettori non intende più rispondere a sistemi diventati formalistici. Chi dà informazioni ingannevoli, chi non accetta confronti esaustivi, chi mente … impedisce l'emergere della VERITA' che emana anche un “profumo”. Il consenso preso in condizioni così labili non può essere una garanzia a favore di nessuno. Si sta mettendo in mora la coesistenza pacifica. Sono problemi da non dormirci sopra. Tanti anni fa qualcuno ha descritto gli effetti della “dittatura della maggioranza”. Era un certo Tocqueville, ministro degli esteri di Napoleone III, autore della caduta della mazziniana Repubblica Romana del 1849. E però si era “buscato” una bella strigliata da MAZZINI. Qualcuno, poi, in tempi recenti, per vent'anni, ha anticipato e descritto gli effetti della dittatura della maggioranza, in Italia, e la tendenza ad eliminare il ruolo della minoranza. Maggioranza e minoranza non possono essere opzioni per qualcuno. Sono ruoli ben precisi che, entrambi, devono svolgere un ruolo ben definito. Eliminare, impedire, il ruolo della minoranza significa raggirare lo spirito della Costituzione. Oggi non c'è nessuno che possa avanzare il diritto di rappresentare il bene assoluto e le regole formali o sostanziali vanno rispettate. Così è stato negli anni immediatamente successivi alla caduta del muro di Berlino. Poi, si è cominciato a deviare. C'erano due ipotesi percorribili. 1 ) Ci si riferisce al popolo, come insieme di Cittadini che devono essere, attenti, pensanti, liberi ? Si deve, allora, lavorare con una certa metodologia. 2 ) Si vuole interpretare il concetto di Popolo come massa da plasmare e dirigere, secondo gli interessi dell'esecutivo ? Allora si lavora con un'altra metodologia, che può essere quella storica delle signorie. Ma se si vogliono rispettare i principi fondamentali di una COSTITUZIONE formata da gente che aveva sofferto, tanto pensato, tanto valutato, tanto disegnato per non portarci più alla guerra, allora, con un metodo o con l'altro, si devono lasciare al Popolo strumenti di controllo reale. Il primo metodo, fin'ora, ha garantito la pace. Ma qui, da tempo prolungato si gioca a nascondino con la COSTITUZIONE che è ancora vigente. Se in un PAESE, le Autorità si appropriano del diritto di non rispondere … di fatto si cambia il senso della DEMOCRAZIA e della REPUBBLICA. Nel nostro ESPOSTO al Presidente NAPOLITANO eravamo stati costretti a dimostrare, negli allegati, che solo LEI aveva risposto alle lettere datate e firmate in modo puntuale. Siamo ad una svolta decisiva! Dai primi anni 90 siamo stati costretti, difronte al crollo dei partiti, a dotarci di due strumenti, uno più politico, l'altro più culturale e che figurano nella testata delle nostre lettere. Avevano ed hanno una valenza nazionale, che sta nello statuto. Era una risposta provvisoria a partiti che faticavano e non hanno saputo provvedere ad aggiornare la loro funzionalità interna. Per noi, nel tempo, quegli strumenti sono diventati definitivi e funzionano tutt'oggi. Non abbiamo seguito né l'On. Giorgio BOGI né l'On. Giorgio LA MALFA. Abbiamo lavorato per una casa dei LAICI … almeno, dicevamo, per un AREOPAGO dei LAICI che dovevano confrontarsi per influire sulla formazione di centrosinistra o di centrodestra nei momenti elettorali. Da quegli anni di “arraffamento”, di fretta, di rifiuto del confronto pur di piazzarsi sempre in qualche nicchia del potere … siamo stati emarginati, perseguitati, dichiarati sostanzialmente morti. Siamo ancora vivi ma si potrà bene immaginare in quale condizioni perché obbiettivi e metodi del nostro operare sono stati dominati dalla TRASPARENZA a favore degli interessi del Paese. La situazione politica è degenerata e nella “Babele generale” … un Popolo disilluso, tradito … ha dato i primi segni di non riconoscere nessuno come Suo rappresentante. Non esisteva più un gioco politico regolare e leale … un arbitro e dei guardalinee efficienti ed obiettivi. Si è cominciato, in massa, a non votare. Tutte le nostre segnalazioni non erano state ascoltate. Fu in questa circostanza che avanzammo il primo esposto al Presidente NAPOLITANO, il 25 luglio 2012. Non ha avuto nessun segnale. Pensavamo che tutti i Presidenti fossero come C.A.CIAMPI. Non fu così in quella circostanza. Avevamo segnalato che le esagerazione del sistema elettorale territoriale volevano corrette, che si stava operando nel sistema elettorale nazionale per trasferirvi invece l'impostazione del sistema territoriale, che si sarebbe tentato di togliere l'equilibrio dei poteri anche a livello nazionale, che la disinformazione stava eliminando la partecipazione, che si stava scivolando verso un Potere, concentrato, assoluto ed impunito. Di fatto non esiste più il sistema dei controlli e se ci sono, per fortuna, a livello europeo … negli stati nazionali si opera scaricando il peso dei correttivi sulla parte di popolo ancora sano ed in modo iniquo. È un meccanismo infernale dov'è chiaro che chiunque abbia cercato di farlo emergere venga individuato come un nemico. È chiaro che ormai sia sempre più a rischio la pace sociale. C'è quindi l'urgenza di interrompere questo meccanismo e di raccogliere anche le più piccole occasioni per riguadagnare fiducia, perseguire la VERITÀ perché i rimedi potranno produrre altrimenti solo lacrime ed altro. Oggi, crediamo che sia più facile convincersi che aver perduto la componente LIBERALdemocratica (Repubblicani, Radicali, Liberali, Liberalsocialisti, Liberalcattolici ...), in EUROPA, per un paese come L'ITALIA, non sia stata una promozione né sul piano politico né sul piano culturale. Occorre garantire un servizio pubblico informativo che sappia informare ma anche formare l'opinione pubblica che deve crescere. Col nuovo Presidente la cosa ci appare più promettente. Stiamo percependo più interesse per la coesione sociale, per la convivenza civile, per la pace, per l'interesse del Popolo nel suo insieme, per lo stato di diritto e se si confermerà questa percezione, la fiducia e la ragionevolezza del Popolo riporteranno in auge le esigenze appena espresse. Vogliamo ricordare che alla caduta del muro di Berlino era finito il pregiudizio, per tutti, che il BENE fosse tutto da una parte sola ed il MALE tutto da un'altra parte. Quel periodo durò poco perché la radicata cultura ideologica ha prevalso sulla numerica minoranza laica e più pronta per una cultura sperimentale e più pragmatica. Non c'è stata la revisione analitica come noi avevamo proposto non solo a livello territoriale ma anche a livello nazionale e finimmo minoranza delle minoranze. Ognuno si è attaccato alle rendite di posizione convinto di poter continuare all'infinito con i privilegi ma il Paese è stato disintegrato ed è diventato sempre più corrotto. Chi proponeva collegialità, trasparenza, lealtà è stato delegittimato, radiato, interdetto. Siamo ancora vivi ed operativo ma pensi, Sig. Presidente, in quali condizioni potremmo noi operare. Siamo ancora riusciti a produrre un Convegno Nazionale, l'8 novembre 2014, a Ca' LVNAE per il rilancio dei valori LAICI ed abbiamo fruito anche di una Sua lettera di apprezzamento, giudicata molto sensibile, in senso generale. Era la dimostrazione che non eravamo morti e che i nostri valori hanno ancora un significato se rispolverati, perseguiti con impegno. Possono ancora servire ad un Paese che avevano contribuito a costruire. Possono spianare la strada alla costruzione di un EUROPA politica, se rigorosamente in linea con quelli dei paesi che danno significato alla lealtà, alla coerenza e non ai levantinismi pratici mediterranei. I MEDIA, comunque, ci hanno ancora tradito, in modo completo. Al di là delle grandi promesse riformatrici, tutto sta procedendo con le stesse metodologie del passato e con maggior volontà di disintegrazione dei testimoni scomodi o dei potenziali concorrenti. C'è la tendenza ad escludere, non ad includere. Si dimostra di non voler cedere il sostegno ad un sistema che ha distrutto e sta distruggendo la DEMOCRAZIA e la REPUBBLICA. Quanta arroganza! La nostra, continua ad essere una microbattaglia con le caratteristiche della grande battaglia che è necessaria per la ripresa della crescita e dello sviluppo … della Pace, nel mondo. Nel mese di febbraio 2015, abbiamo ancora incontrato oltre mille studenti delle SCUOLE per commemorare la giornata del RICORDO. È stato, per noi, un lavoro immane,nel quale, durante l'estate del 2014 avevamo tentato di coinvolgere le PREFETTURE di La Spezia e di Massa. Non è stato possibile convincerle in un lavoro di moral suasion con le scuole per favorire il rispetto di una legge che, come tutte le leggi, va rispettata. La L.92 del 2004 non è proprio e completamente favorita e l'Ass. DIRITTI e DOVERI, per far accogliere i profughi testimoni di quella sciagurata vicenda, da anni, sta svolgendo un lavoro che ci ha portato, però, fuori dal Consiglio della Resistenza. Non dimentichiamo, naturalmente, il 25 aprile, il 2 giugno, l'8 settembre … anche da soli. Continuiamo sempre il ricordo di tutte le date care alla Resistenza, alla Democrazia, alla Repubblica. Eppure c'è in corso da anni una CONGIURA del SILENZIO nei confronti dei nostri circoli che secondo qualcuno non dovrebbero esistere. È una lotta fra Davide e Golia. Come si può tollerare una situazione di tal genere! Ora, l'ESPOSTO inviato al Presidente NAPOLITANO, con leggeri aggiornamenti, lo abbiamo trasferito al Presidente Sergio MATTARELLA perché le problematiche risultano ancor più urgenti e palesemente irrisolvibile a livello locale. Le leggi nuove che dovranno essere firmate dal Presidente, ci appare doveroso che dovrebbero rispondere, davvero, allo spirito della Costituzione vigente. Solo allora il Popolo potrà riprendere fiducia. Solo allora il Popolo potrà essere informato bene, cosa che oggi neanche il Fatto Quotidiano , ci sembra aver prodotto. C'è stato con noi un incomprensibile, ancora oggi, incidente che abbiamo riportato sul nostro blog nei mesi di luglio, agosto, settembre 2014. la battaglia sarà dura. Ci sentiamo ancora in prima linea. La battaglia si combatte in tutto il Paese e sono i Cittadini, in primis, che la dovranno sostenere in difesa dei principi costituzionali. All'ESPOSTO che abbiamo inviato anche a Lei, per conoscenza, abbiamo preferito chiamare in causa la “provvidenza storica” per l'elezione del Presidente della R.I. Ne siamo pienamente convinti e vogliamo credere che l'espressione del Suo pensiero sugli aspetti che riterrà di toccare possa rappresentare l'abbrivio per una pratica che ha già dovuto subire le trafile ed i filtri di tutte le burocrazie territoriali e di quelle nazionali, senza esito. Noi, per tutto il nostro impegno civile abbiamo solo le ricevute delle raccomandate postali e non abbiamo la certezza che neanche il Presidente NAPOLITANO abbia potuto essere messo ben al corrente della pratica. In una circostanza così difficile come questa … una Sua parola … diventerebbe difficilmente eludibile. Almeno vogliamo ancora sperarlo. E che cosa potrebbe ostare alle segnalazione di due Circoli che hanno raccolto 600 firme a sostegno dell'esposto, in pochi giorni, che hanno interessato lo studio legale del Prof. Daniele GRANARA per sollecitare una risposta, dopo anni denegata giustizia sul territorio? Questo naturalmente riferendoci al concetto di un paese normale. Sentiamo l'urgenza della cosa. Lei veda quello che ritiene di fare. Noi vorremmo essere sicuri che la cosa sia giunta all'attenzione del Presidente.
In attesa … affettuosi saluti
10 marzo 2015
anniversario morte di Mazzini

Il portavoce
Mario Battiglia
Omaggio al Presidente CIAMPI, padre della Patria
P.S.
Sono stato e sono ancora circondato da cause legali, risultate tutte pretestuose, quelle chiuse. Il TEMPO ha già dimostrato che la ragione stava dalla parte dei nostri circoli. Ma in una fase storica di tanta indifferenza provocata che si respira … i nostri Circoli, ormai, vedono in Lei, nel nuovo Presidente e nell'EUROPA una riserva di sopravvivenza. Per il resto è chiusura progressiva.




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